Summary: | "Nella comunicazione scenica, diversamente da quanto accade nella scrittura letteraria, l'italiano entra direttamente in contatto con il pubblico attraverso la voce: in questo modo la lingua della tradizione da un lato raggiunge gli ascoltatori attraverso l'oralità, nella recitazione e nel canto degli interpreti, dall'altro si apre alla realtà linguistica quotidiana, che, sia pure in forme a volte stilizzate, sale sulla ribalta incontrando anche il plurilinguismo dei dialetti e i registri colloquiali dell'italiano. I saggi riuniti in questo volume, relativi a epoche diverse, dal Cinquecento al presente, permettono di seguire le scelte degli autori e le linee della nostra storia linguistica considerata dal punto di vista del palcoscenico, attraverso indagini a più dimensioni, attente agli incroci tra lingua scritta, lingua parlata e lingua del teatro (anche in musica). Senza trascurare né i grandi capolavori teatrali del passato, né il prestigio plurisecolare dell'italiano come lingua della musica e del canto, il volume, che entra anche dietro le quinte del lessico peculiare, mette tra l'altro in evidenza la perdurante vitalità dei palcoscenici nel Novecento e nel Duemila, grazie ai contributi su Luigi Pirandello, Eduardo De Filippo e Dario Fo, e a quelli sulla canzone italiana popolare e d'autore, che continua a godere di una notevole fortuna internazionale."--Page 4 of cover
|